Uno spazio di condivisione delle esperienze, delle storie, dei traguardi dei ragazzi del Liceo Artistico
mercoledì 20 dicembre 2023
A lezione di astronomia
giovedì 7 dicembre 2023
GIACOMO GHIAZZA, L’ARTE DI UNO STORYBOARD ARTIST
E intanto, mentre Ghiazza raccontava, tanti di loro disegnavano.
martedì 5 dicembre 2023
Viaggio a Venezia - The Human safety net
Il Liceo Artistico ha avuto accesso agli spazi subito dopo l’uscita di un visitatore d’eccellenza; il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, giunto a Venezia per visitare la sede della Fondazione e l’intervento di recupero dello storico complesso.
venerdì 1 dicembre 2023
Un flash-mob contro la violenza sulle donne
panti: Cinzia Savina e Giulia Soragni.
giovedì 16 novembre 2023
L’ARTISTICO E IL SELLA A SCUOLA DI FINANZA E DI ECONOMIA
sabato 1 luglio 2023
Grande successo per il Progetto Pon Care “Sport ed ecosostenibilità" dell’IIS V. Alfieri
A cura delle docenti Iolanda Rega e Monica Gatti
martedì 20 giugno 2023
GIORNATA DEL MERITO ALL’ALFIERI
Giorgio Vassallo e la sua donna barbera
giovedì 8 giugno 2023
ESSERE SÉ STESSI: QUANDO LA PAROLA CI RENDE UNICI
mercoledì 24 maggio 2023
Storia di un regalo che diventa storia
L'autrice, Giorgia Borio |
a cura di 🐈
martedì 23 maggio 2023
Progetto "Le vie dell'arte" a Casorzo con la 4F dell'Artistico
A cura della prof.ssa Giorgia Sanlorenzo
Medicina amica anche all'IIS "V. Alfieri"
lunedì 22 maggio 2023
Art for freedom
venerdì 19 maggio 2023
LA POESIA, ECO DI GRANDI ANIME
lunedì 3 aprile 2023
Lorenzo e i suoi due mondi uniti
lunedì 27 marzo 2023
"Donacibo" all'Istituto Vittorio Alfieri
lunedì 20 marzo 2023
Parte il progetto “Legalità: tra cinema, teatro e arti figurative”
Il 7 marzo 2023, in una serata variegata e ricca di interventi, nell’Aula Magna dell’I.I.S. “V.Alfieri” di Asti ha preso il via il progetto “Legalità: tra cinema, teatro e arti figurative”, che, come spiega la Dirigente Maria Stella Perrone, nasce dall’incontro dell’Istituto con l’Osservatorio per la promozione della cultura della legalità e della prevenzione della criminalità organizzata e di stampo mafioso della provincia di Asti e, in particolare, con il Generale Antonio Borgia.
Obiettivo del progetto, come descrive la prof.ssa Perrone nel suo intervento di apertura della serata, è quello di promuovere un ampio programma di attività formative ed educative volte allo sviluppo della cultura della legalità tra i giovani. Si partirà dagli allievi dell’Istituto stesso, affinché essi possano poi successivamente diffondere le proprie conoscenze e la propria sensibilità al di fuori. La presenza di Dirigenti e rappresentanti delle scuole astigiane testimonia, infatti, l’importanza del lavoro in rete delle realtà scolastiche, per raggiungere in maniera sempre più efficace ed estesa gli obiettivi prefissati.
Il progetto riceve gli apprezzamenti di Maurizio Rasero, sindaco di Asti e Presidente della Provincia, nonché componente dell’Osservatorio, che, nel suo intervento, sottolinea come l'iniziativa dell’I.I.S. “V. Alfieri” dimostri il grande impegno della scuola nello svolgimento di attività che possano sensibilizzare al tema della tutela della legalità tra i giovani e presso la cittadinanza.
La serata continua con l’intervento di tutti i protagonisti del progetto a partire dal prezioso contributo del Generale Antonio Borgia, che terrà per gli studenti e i docenti una serie di lezioni sul fenomeno mafia, per trasmettere loro le sue conoscenze e la sua grande esperienza sul campo. A seguire gli interventi dell’associazione Libera Asti, dei docenti dell’Istituto referenti del progetto e dei formatori esterni.
La prof.ssa Silvia Caronna introduce le azioni che riguardano le arti figurative, mentre la prof.ssa Monica Gatti delinea il percorso formativo teatrale che verrà intrapreso, sottolineandone il carattere esperienziale e laboratoriale. Filo conduttore di tutto il progetto sarà la creatività dei ragazzi che, guidati dagli esperti, produrranno testi, perfomance e opere figurative, partendo da sé stessi e dalla propria sensibilità.
Gli esperti e formatori si alternano quindi a raccontare le specificità del proprio lavoro con i giovani. Molto apprezzati ed applauditi sono gli interventi di Federica Tripodi, attrice, formatrice ed esperta di teatro educativo e sociale, Alice Delorenzi, formatrice e scenografa
(Ass. Craft - Spazio Kor) ed Ileana Spalla, formatrice teatrale e attrice (L’Arcoscenico).
Vengono infine presentati dal prof. Carlo Bavastro sia il cineforum sulla mafia, che accompagnerà l’intero svolgimento del progetto, sia il film scelto per inaugurarlo nel corso della serata stessa. Come recita la denominazione dell’iniziativa, il cinema figura tra le arti scelte per avvicinare gli studenti al tema della legalità, rappresentandone il punto di partenza e l’ossatura principale. Le proiezioni, anticipate da lezioni preparatorie e seguite da dibattiti, implicheranno anche una fase laboratoriale: guidati dal prof. Giuseppe Varlotta, regista e anch’egli docente dell’Istituto, gli studenti realizzeranno dei cortometraggi in cui il tema della legalità sarà declinato sulla base della loro sensibilità e del modo in cui avranno recepito e rielaborato le proiezioni cui assisteranno.
ll film selezionato per l’inaugurazione è “Sicilian ghost story” (Italia, 2017, vincitore del David di Donatello) ispirato al rapimento e allo scioglimento nell’acido del tredicenne Giuseppe Di Matteo, figlio di un pentito, su ordine di Matteo Messina Denaro. Fiaba nera, sospesa tra realtà, cruda, ed elementi onirici, la pellicola colpisce il pubblico, anche più giovane, per la drammaticità dei fatti rappresentati.
A confermare la validità della scelta del cineforum per parlare di legalità gli interventi degli studenti presenti: una lezione o una conferenza tradizionali non sarebbero riuscite, da sole, ad arrivare in modo così diretto alla mente e al cuore. A proiezione avvenuta il Generale Antonio Borgia commenta il film sotto il profilo tecnico, per aver fatto parte del pool antimafia.
Dopo le intense emozioni provate durante la proiezione, la serata si chiude con un momento di convivialità, occasione per scambiarsi idee e sensazioni, arricchita da un rinfresco a cura dei professori referenti del progetto, che hanno scelto per l’occasione i prodotti del commercio equo solidale della “Bottega Altromercato” (Cooperativa della Rava e della Fava). “Altromercato” ha, inoltre, partecipato all’evento con un’esposizione dei prodotti enogastronomici di “Libera Terra”, coltivati proprio su terreni sottratti alle mafie. Si ringraziano infine le “Cantine Post dal Vin di Rocchetta Tanaro” per averci omaggiato del loro vino.La serata inaugurale ha riscosso molti apprezzamenti. Ora non resta che attendere ciò che i ragazzi potranno raccontarci fra qualche mese, grazie a un percorso che utilizzerà i linguaggi dell’arte per studiare, conoscere e parlare di un fenomeno, quale quello della mafia, che tanto ha condizionato, e condiziona ancora oggi, la Storia del nostro Paese.
a cura del prof. Carlo Bavastro e della prof.ssa Monica Gatti
martedì 7 marzo 2023
A scuola di sicurezza e legalità
Una lezione “partecipata” durante la quale i ragazzi hanno potuto interagire con gli Ufficiali che hanno dimostrato grande disponibilità al dialogo, cogliendo e interpretando, anche dai loro silenzi, tutti i dubbi circa il sottile confine che delimita lo scherzo dall’atto persecutorio e che talvolta rappresenta importanti motivi di difficoltà e turbamenti.
A cura della prof.ssa Iolanda Rega
lunedì 27 febbraio 2023
Serata di presentazione del progetto “Legalità: tra cinema, teatro e arti figurative”
giovedì 16 febbraio 2023
La sfida del Palio e l'animo dell'Artistico
Non staremo qua a riprendere nel dettaglio le numerose iniziative che sono seguite all'euforico e magico evento di novembre nel quale il presidente della provincia e sindaco di Asti, Maurizio Rasero, con la nostra dirigente, Maria Stella Perrone, ha simbolicamente investito ogni ragazza e ragazzo del triennio del liceo della possibilità di diventare il nuovo maestro del Palio 2023. Da quella mattina gli studenti hanno affrontato un percorso didattico di ampio respiro, un progetto con la "P" maiuscola seguiti da importati figure della cultura cittadina. Per esempio dalla dott.ssa Barbara Molina che ci ha ospitato a più riprese al Museo del Palio illustrandoci - con la sapienza di chi ha fatto suo il grande patrimonio culturale e artistico di una città - la complessa epopea del Palio: illuminando dettagli e sfumature, indicando particolari e snodi fondanti la storia della manifestazione settembrina e non solo.
Non staremo nemmeno qui a sottolineare la dedizione, la passione, la competenza dei tanti docenti che - guidati dall'esperienza e dall'energia della referente del progetto, prof.ssa Silvia Caronna - hanno immerso le mani e la mente nei colori e nelle forme di magnifici progetti, idee, bozzetti, schizzi. I docenti delle discipline che hanno attivamente supportato la creatività dei ragazzi - Erika Bocchino, Giorgia Sanlorenzo, Stefano Scagliola, Gabriele Sanzo, Pasquale Riso, Gianna Gandini, Andrea Marello, Lorenza Lanzetta, Marco Vergano, Fabio Calosso, Vincenzo Bellitta, Giuseppe Varlotta, Annalisa Torelli, Valentina Salasco, Silvia Maralino, Salvatore Pistone - sono stati preziosi con le loro competenze in ogni fase del progetto e soprattutto in queste fasi finali.
Rispetto alle ragazze e ai ragazzi, non staremo a ricordare che mai un maestro del Palio è stato così giovane come lo sarà quello di quest'anno e che, come ha ricordato un articolo di qualche mese fa, potrebbe essere il primo maestro donna da molto tempo a questa parte - e, diciamocelo: sarebbe bellissimo se lo fosse!
Avendo osservato da vicino le studentesse e gli studenti al lavoro possiamo però affermare che ancora una volta, come spesso accade nell'universo dell'artistico, si è creata la magia. La magia che accompagna ogni attività che vede la collaborazione e il rispetto, la creatività e l'entusiasmo, la tecnica e il cuore al servizio di un progetto collettivo. Di fronte alla possibilità di raggiungere un traguardo così importante, e così presto, studentesse e studenti hanno dimostrato maturità e solidarietà. Forse di più di quella che noi docenti ci saremmo aspettati da loro. Se aveste passeggiato nei corridoi di via Giobert 23 nelle ultime settimane avreste visto tre o quattro studenti attorno a una tela, che osservavano e che commentavano, che davano consigli, che ammiravano il lavoro dei compagni e che fornivano, se richiesti, suggerimenti tecnici e soluzioni creative, che si confrontavano con maturità. Avreste visto ragazzi immersi nei loro crucci, nei dubbi artistici che attanagliano chi sta cercando soluzioni e vuole rendere al massimo supportati dai docenti e dai loro compagni. Senza dubbio le differenze sarebbero balzate agli occhi: la solitaria, il pasticcione, la perfezionista, il bradipo, il fulmine, la dubbiosa, l'incerto, il dissacratore e il tradizionalista, per citare soltanto alcune delle decine di tipologie, che sono talmente tante che per essere esaustivi dovremmo citare con nomi e cognomi i nostri ragazzi con le loro splendide personalità umane, emotive e artistiche che si stanno definendo.
Chiunque vincerà questa sfida potrà dire di aver trionfato anche con il supporto delle compagne e dei compagni. Citiamo, a questo proposito, un significativo articolo apparso qualche giorno fa a firma della presidenza ACLI di Asti:
"Quanto ai nostri ragazzi e ragazze [...] quali doni e proposte siamo pronti ad offrire e a farci fare e accettare per loro e da loro?"
La domanda, che troviamo perfettamente calzante e che condividiamo profondamente, ha trovato una ovviamente parziale risposta proprio in queste frenetiche attività che caratterizzano gli ultimi giorni di lavoro ai vessilli del Palio.
Se dovessimo rispondere alla prima parte del quesito rispetto ai doni che siamo pronti a fare sicuramente potremmo rispondere che un'iniziativa come questa ci permette di comprendere che possiamo donare una tradizione per consentire loro, come ha suggerito la nostra dirigente insieme al sindaco, di riappropriarsene, arricchendola e sviluppandola.
Se dovessimo rispondere alla seconda parte "che cosa possiamo accettare dai giovani?" indubbiamente risponderemmo: lo spirito di gruppo e la collaborazione. Non è scontato. Le logiche alla base di gran parte del mondo culturale del passato si sono rette su principi di competizione sfrenata, dura a volte rabbiosa. I giovani del 2004, 2005, 2006 che sono i protagonisti di un radicale mutamento in numerosi campi - dall'ecologia alla parità di genere, dall'inclusione all'apertura culturale - sono soprattutto, ai nostri occhi, i protagonisti di un nuovo modo di concepire i rapporti con la costruzione della propria personalità che pare poter avvenire soltanto a stretto contatto con gli altri e da un proficuo scambio di idee e di emozioni, al di là dell'individualismo. Osservare i ragazzi e le ragazze oggi ci consente di avvertire un cambio di paradigma: non è la competizione alla base del loro lavoro, ma la collaborazione e la condivisione. Non lo diciamo tanto per dire: questo spirito è palpabile e si respira entrando nei nostri laboratori ogni giorno. Il successo di ciascuno è il successo di tutti.
Se poteste visitare le nostre aule vedreste non soltanto splendide idee che diventano tempera, colore acrilico, acquerello, pennello, matita, tela e inchiostro; non vedreste soltanto i magnifici bozzetti che non possiamo mostrarvi; non vedreste solo tecnica e cuore al servizio del proprio successo: vedreste la condivisione di un'esperienza, di emozioni e di tanti sogni che piano piano acquistano tangibilità e sostanza. E, insieme, tutti loro vinceranno.
a cura del prof. Federico Baglivo
lunedì 13 febbraio 2023
Gli studenti dell'Artistico illustratori dei calendari dell'associazione Vivere qui e ora - Cure palliative
I giovani artisti hanno realizzato la parte grafica dei due calendari - da parete e da tavolo dell’Associazione Culturale Vivere qui e ora - cure palliative
Presenti all’evento anche il vicepresidente dell’Associazione cure palliative Giuseppe Parello e la consigliera Rosa Saracino, la docente Silvia Caronna, referente del progetto Calendario 2023 e la Dirigente Scolastica Maria Stella Perrone, adulti che hanno ricevuto una profonda lezione di vita da giovani allievi che hanno dimostrato una profonda e autentica sensibilità, al di là di voti e di premi, al di là di banchi e campanelle.