sabato 28 gennaio 2023

GLI STUDENTI DELL’IIS V. ALFIERI E IL GIORNO DELLA MEMORIA

Uno dei modi affinché sopravviva la memoria di tutte le vittime della Shoah è ricordare quei sommersi che, ancora oggi, sopravvivono nei salvati, nei loro commoventi racconti, nelle loro fervide testimonianze, nel dolore che non ha fine e che non può né deve essere dimenticato.

Nel giorno della memoria gli studenti dell’Alfieri sono usciti dalle loro aule e, con un profondo senso di umanità e di com-passione, hanno partecipato a diverse manifestazioni, che avevano tutte un comune denominatore: ascoltare per non dimenticare.

E così alcune classi si sono recate al cimitero ebraico di Asti, invitati dall’ avv. Florio, dove le tombe, su cui sono deposte pietre, accolgono ebrei che non sono tornati dai lager, ma anche testimoni sopravvissuti, che hanno per tanti anni raccontato l’orrore, come ha fatto Enrica Jona. Al racconto di un testimone alcune lacrime, come ferite, sono comparse negli occhi di tutti i presenti alla cerimonia.

Altri studenti hanno letto e interpretato allo Spazio Kor passi tratti da quel grande romanzo autobiografico di Primo Levi, Se questo è un uomo, condividendo con l’autore e tutti i presenti emozioni vere, quelle che rimangono scolpite nei cuori e che ti fanno rabbrividire.

Due classi si sono recate in sala Pastrone per assistere alla proiezione del film Zoè, un film girato dal regista Varlotta sul nostro territorio, una testimonianza vera di come la guerra scompigli un paese in cui i soldati nemici irrompono e, improvvisamente, la vita cambia.

E poi l’incontro con il prof. Tesio, all’interno del progetto Itinera, un incontro dal vivo sulla figura di Primo Levi e sul valore testimoniale di tutte le sue opere, opere che mai come oggi offrono una testimonianza di chi è andato all’inferno e poi è tornato e ha raccontato.

La Dirigente dell’IIS V. Alfieri Maria Stella Perrone ha ringraziato tutti gli studenti della scuola, perché oggi più che mai, i ragazzi hanno dimostrato una speciale sensibilità e maturità di fronte alle storie di chi ci insegna e insegnerà per sempre quanto, per dirla con Levi: se comprendere è impossibile, conoscere è necessario. Ma qualcuno di noi, sicuramente, ha anche compreso.

a cura di 🐈

mercoledì 18 gennaio 2023

Al Liceo Artistico Benedetto Alfieri lezioni di cinema con Claudia Gerini

Proseguono gli appuntamenti con l’affascinante mondo del cinema al liceo artistico B. Alfieri di Asti. Il giorno 26 gennaio 2023 un ospite d’eccezione - la brava Claudia Gerini - si collegherà con la classe 4 M per un meet in cui racconterà sia la sua poliedrica esperienza d’attrice che quella attuale di regista, il cui debutto è appena avvenuto con il film Tapirùlan, uscito nelle sale nel maggio 2022. 

Alcuni allievi nel laboratorio multimediale
La Masterclass è stata organizzata dal prof. Giuseppe Varlotta, anche lui regista, ma, per gli allievi dell’Audiovisivo e del Multimediale un docente attento a sensibilizzare gli allievi su quella forma d’arte che è la cinematografia, semplicemente aprendo le porte delle aule della scuola, al di là di lezioni teoriche che, spesso, possono diventare proprio come quei film che non riusciamo a vedere fino alla fine, perché noiosi e poco coinvolgenti. 

Il Laboratorio dell’indirizzo Multimediale decolla quindi, proprio come un drone, nel vero e tangibile universo dei film, delle scenografie, delle riprese, di tutte quelle realtà che compongono un set cinematografico, e questo permette ai giovani di dialogare direttamente con chi è attore, sceneggiatore, regista, truccatore e costumista. La classe, così, vive sulla propria pelle attività creative e autentiche, e gli allievi, automotivandosi, sviluppando quello spirito creativo e critico che caratterizza una scuola come il liceo artistico. 

Incontrare Claudia Gerini sarà un’esperienza totale, formativa e coinvolgente, e siamo certi che tutti gli allievi, in coro, le chiederanno di recitare ancora una volta la sua ormai mitica battuta “O famo strano"

a cura di 🐈

martedì 17 gennaio 2023

TENSEGRITY, EQUILIBRIO, FORMA

Modellino di Mirko Broccardo 
Gli allievi della classe IVA del Liceo Artistico, indirizzo Architettura e Ambiente, hanno di recente lavorato sul concetto di tensegrità. La tensegrity fu oggetto di studio dell’architetto, designer e inventore Richard Buckminster Fuller.

In Architettura è molto importante imparare a visualizzare il sistema di forze che, in equilibrio, consentono alle strutture di stare in piedi, a definire i nostri spazi di vita.

Modellino di Martina Novello
Fisica applicata? Sì, anche.

Da qui lo studio, a scelta degli allievi, di un modello in tensegrity; ragionando e costruendo, i ragazzi hanno preso confidenza teorico-pratica con i concetti di equilibrio e forze, sollecitazioni e struttura.

Tutti i modelli realizzati sono costituiti da elementi in tensione: alcuni, continui, sottoposti a sforzi di trazione ed altri, discontinui, compressi. Quando le forze in gioco si equilibrano, la struttura sta in piedi ed è in grado di sostenere sé stessa ed eventuali carichi applicati, cosa che abbiamo verificato.

A cura della prof.ssa Lorenza Lanzetta

Gli allievi dell’indirizzo ARCHITETTURA E AMBIENTE costruiscono una geodetica

In occasione del secondo incontro di orientamento in ingresso con le famiglie degli studenti delle scuole secondarie di primo grado, gli allievi dell’indirizzo Architettura e Ambiente, guidati dalla prof.ssa Lanzetta, hanno realizzato una struttura reticolare con cupola geodetica del diametro di circa due metri che, attualmente, si trova sul terrazzo del Liceo artistico in via Giobert. La potete ammirare nelle immagini qua proposte e in altre che si trovano al seguente link.

Principale finalità dell’iniziativa è stata far sperimentare concretamente ai ragazzi tutte le fasi che vanno dalla progettazione alla realizzazione e collaudo di una struttura, compresa l’organizzazione del cantiere fuori opera e in opera.

I materiali impiegati? Prevalentemente di recupero. Abbiamo usato per le aste e i nodi delle bottiglie di plastica da lt.1,5, opportunamente "lavorate" per portarle alle misure e alle specifiche richieste dal progetto; fermacampioni metallici e nastro adesivo trasparente sono stati utilizzati per legare le aste ai nodi e rinforzarli in fase di montaggio.

Senza nulla togliere all’impegno di tutti, un particolare ringraziamento va a Sara Tripodi, IIIA, che, da sola, si è preoccupata di raccogliere durante le vacanze di Natale oltre 100 bottiglie di plastica necessarie alla costruzione.

L’esperienza è stata molto utile: abbiamo imparato a restituire valore agli scarti, a lavorare in squadra, sinergicamente e ordinatamente, ad affrontare e risolvere i problemi imprevisti verificatisi in corso d’opera, senza scoraggiarci.

Un cantiere come metafora della vita? Anche, forse…

a cura della prof.ssa Lorenza Lanzetta