sabato 16 maggio 2020

ALLIEVI E DOCENTI INCONTRANO GIOTTO CHE INCONTRA FRANCESCO

Giovedì 14 maggio 2020, ne pomeriggio, il prof. Andrea Marello ha fatto sognare un folto gruppo di allievi e di docenti del liceo artistico attraverso la storia di Giotto, che incontra Francesco.

Gli affreschi del grande pittore e i suoi messaggi nascosti, che rappresentano la vita di un uomo che preferiva i gesti ai sermoni, i suoni di strumenti medievali, progenitori dei nostri strumenti e cellule sonore in cui adattare testi che sono fonti e testimonianza storica e artistica sono scorsi sugli schermi di tanti computer e hanno lasciato lo spettatore lì, a riflettere, incantato dall’armonia e dall’equilibrio di parole, suoni e immagini.
titolo: il presepe di Greccio
autore: Giotto
data: 1291 -1299 circa
tecnica: affresco
dimensioni: 230x270 cm
ubicazione: Basilica Superiore di San Francesco d'Assisi, Assisi
titolo: la predica agli uccelli
autore: Giotto
data: 1291 -1299 circa
tecnica: affresco
dimensioni: 230x270 cm
ubicazione: Basilica Superiore di San Francesco d'Assisi, Assisi

E poi, il finale della storia di Giotto che incontra Francesco: la lettura del Cantico delle creature, una preghiera di assonanze e consonanze, di simmetrie e parallelismi, ma soprattutto un messaggio di semplicità e povertà, anche oggi, in una società ricca e incline agli sprechi, egoista e supponente di fronte ad una natura di sole, di stelle, di vento, di acqua, di fuoco, di terra.

Mai come oggi il messaggio di Francesco risuona potente nella sua semplicità. 

A cura di prof. Elisabetta De Leonardis

giovedì 7 maggio 2020

A SCUOLA DI OPENCOESIONE

Gli ARCH1tetti RAMPANT1 partecipano all’evento on line “Festa dell’Europa. Scuole d’Italia, percorsi d’Europa”
nell’ambito del progetto ‘A SCUOLA DI OPENCOESIONE’.

a cura della prof.ssa Lorenza Lanzetta

Prosegue l’impegno di monitoraggio civico degli allievi della classe IIIA del Liceo Artistico di Asti nell’ambito del progetto ‘A SCUOLA DI OPENCOESIONE’.


Una rappresentanza degli allievi parteciperà oggi all’evento on line su piattaforma digitale Scuola.net “Festa dell’Europa. Scuole d’Italia, percorsi d’Europa”. Si tratta di un’iniziativa promossa dall'Ufficio del Parlamento europeo in Italia, la Rappresentanza in Italia della Commissione europea, il Dipartimento per le Politiche europee e il Dipartimento per le Politiche di Coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri per celebrare i 70 anni dalla Dichiarazione Schuman. 

La IIIA sarà presente insieme a centinaia di studenti coinvolti nei percorsi “European Parliament Ambassador School - EPAS”, “Europa = Noi” e “A Scuola di OpenCoesione” per testimoniare l’impegno di cittadini attivi sul territorio in collaborazione con le istituzioni locali. Si tratta di un’opportunità per ripercorrere le tappe che hanno portato alla costituzione dell’Unione Europea e per confrontarsi, durante il live, con i deputati europei e conoscerne l’operato all’interno del Parlamento europeo.

Gli allievi hanno fornito agli organizzatori dell’evento la versione sintetica del video realizzato per il report di lezione 3 del progetto ‘A SCUOLA DI OPENCOESIONE’ visionabile al link https://urly.it/3629f

Una sintesi del lavoro di monitoraggio civico portato avanti dalla classe è anche sulla piattaforma MONITHON al seguente link https://urly.it/3628_
Al termine dell’evento di oggi dai contributi video di tutti i partecipanti si realizzerà un prodotto finale che li rappresenterà tutti, sia pure in modo sintetico, per testimoniare ed ispirare comunanza e unità d’intenti nelle generazioni che sono il nostro futuro.

lunedì 4 maggio 2020

A COLPI DI PENNELLO LE ARTI FIGURATIVE RAPPRESENTANO EMOZIONI E RICORDI

La classe V dell’indirizzo Arti figurative si è armata di matita, di pennelli e di colori per esprime ancora una volta, attraverso l’arte, la propria soggettività creativa; il virus è sì presente nei quadri, ma fa solo capolino, relegato in secondo piano, a testimonianza
che i giovani più che mai vivono questo difficile momento della loro vita con consapevolezza e con la certezza che passerà, e che torneremo a stringerci la mano, forse più saggi e forti di
prima.                           """""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""


Il mappamondo rappresenta la situazione in cui tutti gli abitanti della Terra si trovano oggi,  e la donna, immersa anche lei nel Mondo, lentamente affonda nelle acque, senza poter fare niente, non avendo nessun controllo e potere di cambiare la realtà. Questo Mondo è simbolo della nostra mente e noi, bloccati, all'interno di essa affoghiamo nei nostri pensieri;  lo sfondo blu sta a significare la malinconia di ciò che abbiamo perduto e  i fiori rappresentano la natura che riprende il controllo senza il bisogno della presenza umana; ma proprio i fiori rappresentano anche la speranza che l'umanità possa raggiungere di nuovo la normalità.                                                                                          Matilde Baldin classe 5F
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Nelle ultime settimane la nostra vita ha subito un drastico cambiamento sia d'umore che  di comportamenti. Sono giorni sospesi, giorni in cui tasselli importanti  sono stati  spostati, come tessere di un puzzle, dal nostro quotidiano.
Improvvisamente siamo stati tutti chiamati a un’ esistenza nuova, che sta riformulando il concetto stesso di libertà. Questo è il virus che allontana e ci tiene a distanza. Ho scelto, infatti, di rappresentare la solitudine e l'isolamento, il fatto di non poterci nè vedere nè abbracciare e questo ci sta mettendo a dura prova, in questi giorni difficili.  Rimane però la speranza, quella per cui  un giorno tutto questo avrà fine e torneremo a riabbracciarci e a darci la mano.                                                                                                            
                                                                                                                       Stefania Bruni 5F

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Il quadro, tutto giocato su luce ed ombra e su colori vivaci e spenti rappresenta come la mia mente sta reagendo alla quarantena: da una parte in modo positivo, con tutte le possibilità che mi offre il restare a casa, ma dall’altra parte in modo negativo,  vivendo l’ isolamento come una forzatura, lontana da tutti quelli a cui voglio bene e che sono fuori dalla mia casa.
Nel mio mondo a colori c’è una figura che balla nel mezzo di un arcobaleno e rappresenta le mie emozioni, perché,  nonostante io sia chiusa in casa posso comunque allenarmi e ballare. In alto a sinistra c’è l’impronta di una mano che non è la mia, bensì quella di mio fratello, che rappresenta l’impegno che ci stiamo mettendo tutti per convivere ed aiutarci pacificamente, anche se non sempre è facile condividere.  Lo sfondo di questa parte del quadro è bianco, perché rappresenta la luce in fondo al tunnel, quella luce da cui nascono le mie emozioni, che sono le stesse che poi si ritrovano alla destra del dipinto, e rappresentano così come una bella emozione, come ad esempio la felicità, possa trasformasi in nostalgia e tristezza. La figura nell’oscurità sono io, quella parte di me che si chiude in se stessa, che si lascia ingoiare dai problemi, non riuscendo a vedere quella luce in fondo al tunnel. Anche il ritratto centrale rappresenta me stessa o, meglio, la personificazione delle due Asia: la metà del mio viso a sinistra è sorridente, ed i capelli sono tutti a destra per far sì che si veda bene il mio volto, le mie tipiche fosse che si formano sulle mie guance ogni qualvolta sorrido, mentre la metà del mio viso a destra ha i capelli davanti, perché cerca di nascondersi per tutte le mie insicurezze. Dalla fronte, come dal naso, dalla bocca e dagli occhi cola questa sostanza nerastra, che rappresenta il vuoto, quasi a suggerirci che stia uscendo proprio dalla testa. I capelli sono biondi e luminosi, ma in parte bianchi, perché simboleggiano una perdita di emozioni, come quello che sta succedendo a me in questo periodo di quarantena. Realizzare questo quadro è stato un modo di dire a me stessa:  stai tranquilla, passerà, ma anche un urlo di libertà, una richiesta di aiuto, a dire non voglio più restare da sola con me stessa.                  Asia Lentini 5F 


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In questo quadro ho voluto rappresentato la mia realtà soggettiva ai tempi della quarantena. Questo virus, infatti,  non ha cambiato drasticamente la mia vita. Sì, non posso uscire e incontrare le persone a cui tengo, ma vista la situazione questo è diventato, con consapevolezza, un bene. Ho riprodotto una mia caricatura mentre affronto gli studi scolastici, ho voluto rappresentare le regole che tutti noi dobbiamo rispettare sotto forma di poster, che dovremmo affiggere sui muri  delle nostre stanze e ricordarci di rispettare.




Alice Lorenzato 5F    

                 
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Il cuore è il cuore del corpo umano, il centro dal quale si irradiano la vita e l’amore. Ma il cuore che ho rappresentato  e che si è fermato ha tolto la vita a mia nonna in questo periodo di pandemia, e questa perdita mi ha procurato un dolore indicibile. Il titolo di questa mia rappresentazione è quindi Nel mio cuore, il tuo fiorire, perché la mia nonna ed io avevamo nel cuore la stessa passione, quella per i fiori, in particolare per le rose e le orchidee.
Il cuore, che è al centro del dipinto ad olio, fluttua in un cielo idealizzato e colmo di nuvole. Fin da piccola ho creduto che la morte portasse le anime lassù, sulle nubi, ma forse è più facile e meno doloroso  pensare che sia realmente così.
                                
    Marin Martina Palma, 5F

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L’ingestibile e l’uomo. Due potenze messe, inevitabilmente, a confronto:  l’ansia e la paura convivono in noi, spettatori passivi e partecipi di questa emergenza globale, con il sacro compito di prevenire il contagio, sottoponendoci alla misura restrittiva e costrittiva di una quarantena. Ricordiamoci, però, di non essere solo carne, ma corpo e spirito, con il grande potere di saper evadere mentalmente da queste quattro mura. Dalla fine di questo inverno, coincidente con l’inizio della quarantena, ad oggi, primavera inoltrata, ho potuto osservare l’evoluzione degli alberi. Giorno dopo giorno una nuova vita verde è nata sui loro rami, indipendentemente dalla situazione circostante. La forza della vita non deve cessare di esistere, poiché si conferma in ogni manifestazione di quel che proviamo e siamo. Non è necessario essere un sempreverde, manteniamo fertili le radici e mutiamo le foglie, per un costante apporto di ossigeno e più ampio fiato sotto la tempesta.



Francesca Sardi 5F
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Il mio disegno  rappresenta la nostra situazione attuale come la separazione di due mondi, quello della natura e quello dell'essere umano. Attraverso le finestre chiuse si vedono i due paesaggi simbolo della natura diversi ed entrambi rigogliosi e arricchiti grazie alla non presenza dell'uomo. 
Dall'interno, invece, la prospettiva dell'uomo circondato da mille oggetti di svago e di protezione, ma con una profonda nostalgia del suo vero ambiente, quello naturale, là fuori. 

Nicole Zapata 5F
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Ho realizzato il quadro pensando a come questo momento ci porti a sentirci sempre più stretti e prigionieri dei nostri quattro muri. Se la casa è sempre stata un luogo in cui tornare ariprendere fiato prima di ricominciare le nostre giornate frenetiche, adesso non aspettiamo se non di poter uscire, stanchi della nostra stessa casa. 



Gresalda Begu 5F
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  a cura della prof.ssa Erika Bocchino