martedì 21 giugno 2022

Nel Paese della Matematica e dell’Inglese

“Alice aprì la porticina e scoprì che dava su un piccolo cunicolo poco più largo della tana di un topo; si mise a ginocchioni e guardando attraverso il cunicolo, scorse il più bel giardino del mondo. Che voglia aveva di uscire da quel salone tetro per andare a passeggiare fra quelle aiuole di fiori risplendenti e fra quelle fontane di acqua fresca!”
Alice nel Paese delle Meraviglie, L. Carroll

Gli studenti della 1A e della 3F del liceo artistico hanno potuto sperimentare, nel corso dell’anno, due prospettive un po’ diverse dal solito per studiare due materie non sempre tanto amate, la matematica e l’inglese. 

I quaderni di matematica si sono riempiti di colori e hanno aperto in modo inconsueto la porta d’ingresso al mondo dei numeri e dei simboli, quasi fosse il Paese delle Meraviglie di Alice, mentre con l’inglese ci si è avventurati alla scoperta di mostri ed eroi, fuori e dentro se stessi.

La matematica? In genere o la odi o la ami. Di certo non puoi fare finta che non ci sia, perché la matematica è ovunque: nell’architettura, in natura, nell’universo, nella musica e alla base di ogni strumento tecnologico. Certo i nostri allievi partono dalle basi, dalla sintassi un po’ tecnica della matematica (devono studiare le regole e poi esercitarsi tanto per applicarle) ma possono, già con i primi semplici strumenti acquisiti, incominciare a guardare con occhi diversi, più consapevoli e magari anche più meravigliati, la complessità e l’armonia del mondo intorno a loro. In queste prime fasi di studio possono poi rendere il lavoro più piacevole, colorando i quaderni, con entusiasmo e cura, come hanno fatto gli studenti della 1A. Magari hanno commesso qualche errore nel prendere appunti, ma la passione e l’impegno sono stati grandi e hanno permesso a molti di loro di superare le difficoltà iniziali e di migliorare l’autovalutazione delle proprie abilità matematiche. 

E l’inglese? Chi lo dice che studiare un estratto dal più antico poema in inglese debba per forza essere qualcosa di noioso? Gli allievi della 3F hanno sperimentato questa ricetta: come ingredienti il mostro dell’antico Beowulf, Frankenstein e HAL, il computer di Odissea nello spazio; si sono quindi aggiunti gradualmente personaggi nati dai kennings (nomi composti come si faceva in antico anglosassone che ritraggono le principali caratteristiche di chi li porta) destinati, come Beowulf, a cercare di sconfiggere i mostri, ma nel nostro caso quelli contemporanei raffigurati dai nostri artisti in erba. Il tutto ha prodotto delle emozionanti presentazioni che ci hanno fatto viaggiare nel tempo, ma anche dentro di noi, guardando le paure dell’oggi pronti a combatterle, e i tanti eroi contemporanei.

Essere creativi aiuta anche in queste due materie, che inoltre possono stimolare negli allievi, attraverso un processo quasi circolare, capacità intuitiva e pensiero divergente!


A cura delle prof.sse Ilaria Guidotti Monica Gatti

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