Si è di recente concluso il progetto PCTO ‘Artisticamente…in cohousing’, che ha visto impegnate le classi IV A e V A dell’indirizzo Architettura e Ambiente dell’I.I.S. Vittorio Alfieri di Asti.
Il progetto d’Istituto, curato dalla prof.ssa Lorenza Lanzetta, con i docenti Pasquale Riso e Marinella Di Franco, ha visto come soggetto ospitante l’associazione CoAbitare di Torino e ha previsto anche la collaborazione con l’associazione ACMOS e il Centro Bioedile di Napoli.
Tutti gli incontri (preliminari e conclusivo) con le associazioni si sono svolti a distanza, una parte del lavoro operativo ha avuto luogo presso il liceo artistico di Asti.
Gli allievi, divisi in gruppi, hanno simulato di essere adulti riunitisi in associazione per fondare un cohousing; ogni allievo si è fatto portavoce dei bisogni di un tipo di famiglia (coppia con figli e senza figli, single, nucleo familiare con disabile motorio, giovani, anziani…); hanno discusso e mediato per la definizione della metratura degli alloggi e delle aree comuni, della loro ubicazione e gestione collettiva. Ogni allievo ha studiato una tipologia di alloggio adeguata al suo nucleo familiare e ha realizzato un modello in carta. Un altro momento collettivo importante è stato studiare più modi di aggregazione dei singoli moduli, fino a scegliere quello approvato da ciascun gruppo all’unanimità.
Si è passati, quindi, al disegno dell’intero edificio, alla realizzazione di modelli in cartone da modellistica, all’assemblaggio in unità di quartiere. Infine, ciascun gruppo ha presentato la sua proposta in formato digitale durante l’incontro conclusivo con il tutor dell’associazione CoAbitare, ing. Bruna Cibrario.
L’ingegnere ha evidenziato la buona riuscita del progetto nel suo insieme, la qualità dei progetti visionati, l’impegno di tutti i partecipanti. L’associazione Coabitare, che, nelle sue finalità, ha anche la promozione del Cohousing come modalità etica dell’abitare contemporaneo, ha apprezzato la valenza educativa del progetto ed è disponibile a future collaborazioni.
Positiva anche la ricaduta sugli allievi; ad esempio, Serena Zago e Giorgio Gaiotto, della IV A, rispettivamente rappresentante d’Istituto e rappresentante alla Consulta provinciale degli studenti, hanno sottolineato quali aspetti positivi:
- l’essersi immaginati in una dimensione adulta,
- aver compreso l’impatto che la progettazione ha sulla vita delle persone,
- aver sviluppato capacità empatiche e di collaborazione, necessarie anche nei futuri ambienti di lavoro.
A cura della prof.ssa Lorenza Lanzetta
Nessun commento:
Posta un commento