giovedì 24 novembre 2022

A lezione di legalità contro la mafia

Peppino Impastato
Questa mattina, 23 novembre 2022, in un’aula magna di Astiss le classi quarte del liceo artistico B. Alfieri hanno assistito ad una lezione di legalità e contro quell’organizzazione criminale che si chiama mafia.

Nella nostra scuola l’Educazione civica è anche questo: uscire dalle aule ed essere cittadini attivi a convegni che, solitamente, lasciano il segno.

E Giovanni Impastato, fratello di Peppino, ucciso dalla mafia a Cinisi il 9 maggio 1978, il segno dentro di noi l’ha lasciato.

I cento passi che distanziavano la casa di Peppino e di Giovanni da quella del boss mafioso Gaetano Badalamenti, contro cui Peppino, nel film urla che la mafia è una montagna di merda sono la metafora del coraggio degli eroi eterni, la cui lotta continua oggi perché portata avanti da altri eroi che raccolgono i messaggi di chi non ha mai accettato l’omertà, ma, anzi, ha denunciato alzando la voce in una radio, per strada, nei comizi.

Se la mafia uccide i colori, i colori - grazie agli eroi che portano avanti dure battaglie in nome della legalità e della verità - rinascono come l’araba fenice, dalle loro stesse ceneri, e si parano davanti a noi, per ricominciare a dipingere altre lotte, in nome della giustizia, della libertà e della legalità.

Gli studenti dell’artistico, commossi, chinano il capo, nel rispetto dei morti e dei vivi che hanno vissuto sulla loro pelle quelle morti, e sono inevitabilmente caduti nel dolore, ma si sono rialzati per denunciare ancora. Grazie Giovanni Impastato, e grazie generale Antonio Borgia, per la vostra lezione di vita che conserveremo gelosamente nella memoria.

E ancora grazie a te, Peppino, che quelle agavi e quelle bouganville ti siano lievi.


A cura di ED 🐈

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